MOSTRA: BRASS MON AMOUR

da un’idea di Fabio Macaluso

a cura di Caterina Varzi, Enrico Stefanelli, Chiara Ruberti, Rica Cerbarano e Francesco Colombelli

in collaborazione con Archivio Tinto Brass e Fantasia Type (Franziska Weitgruber e Michele Galluzzo)

“Sono ateo per istinto.

Ma se Dio esiste ed è amore infinito,

non c’è nessuno più di me vicino a Dio”.

Tinto Brass

Una grande retrospettiva che ripercorre la carriera cinematografica di Tinto Brass. Il regista veneziano, una delle figure più originali del cinema italiano che, contro ogni condizionamento esterno o censura, si è mantenuto fedele a due costanti della ricerca espressiva: l’esperimento visivo e l’immersione nei labirinti dell’eros.

Il percorso si snoda attraverso 120 fotografie e documenti inediti – sceneggiature, bozzetti di scenografie e costumi, polaroid dei provini, manifesti, lettere – provenienti dall’archivio privato del regista, che conducono il visitatore alla scoperta degli aspetti più curiosi della realizzazione dei film, degli episodi che hanno caratterizzato il suo rapporto con gli attori e dei ricordi sulla sua vita privata.

Le fotografie raccontano il cammino di Brass nella sua prima stagione espressiva, da Chi lavora è perduto (1963) ad Action (1980). Qui il Maestro è ritratto con alcuni dei suoi attori preferiti, quali Alberto Sordi, Jean Louis Trintignant, Ewa Aulin, Anita Sanders, Tina Aumont, Gigi Proietti, Vanessa Redgrave, Franco Nero.

Il tempo della liberazione dei sensi, da La chiave (1983) a Hotel Courbet (2009), momento centrale dell’esposizione, viene illustrato con gli scatti del fotografo di scena Gianfranco Salis, espressione di un sodalizio artistico quarantennale con il Maestro.

Una particolare sezione della rassegna, riservata ai maggiorenni, è dedicata alle immagini più proibite.

Accanto a esse, sarà proiettato il film Istintobrass di Massimiliano Zanin, che Photolux Festival propone a testimonianza del modo di fare cinema di un regista cresciuto nel solco dell’esperienza accumulata da Roberto Rossellini e Joris Ivens, oltre che dalla Nouvelle Vague francese, ma anche dalla passione di creare un racconto per immagini.

È sul culto estremo dello stile che si basa il cinema di Brass, nella convinzione che solo la forma, il significato, possono dare un senso e un contenuto agli aspetti grotteschi della realtà.

Nel laboratorio del regista scopriremo l’uomo, la sua vicinanza alle trame e ai personaggi dei suoi film, il suo immenso amore per la vita.

“Una mostra che aggiunge un ulteriore momento di riflessione sull’amore” – come dichiara il comitato di direzione artistica del festival – “Se i tabù legati all’eros e alla sua rappresentazione sembrano oggi finalmente superati, perché la filmografia di Tinto Brass continua a rappresentare un’insidiosa anomalia nel panorama del cinema italiano?”

L’evento sarà l’occasione per presentare l’autobiografia del regista scritta da Tinto Brass insieme a Caterina Varzi: Tinto Brass. Una passione libera (Marsilio Editore, 2021).

Inoltre, si sono svolti altri eventi legati alla mostra: è stato presentato il “font book” o meglio detto “specimen”, realizzato dal duo di designer “Fantasia Type” dal titolo: BRASS, THE TYPEFACE, e il 6 giugno verrà proiettato il film “Nerosubianco” del 1969, all’Auditorium Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca con Nicola Borrelli (presidente Lucca Film Festival) in collaborazione con Lucca Film Festival e Circolo del Cinema di Lucca.

La nuova edizione di Photolux Festival – Biennale Internazionale di Fotografia di Lucca, dal titolo “You can call it Love”, si avvale di un comitato di direzione artistica composto da Rica Cerbarano, Francesco Colombelli, Chiara Ruberti ed Enrico Stefanelli, e si compone di oltre 20 esposizioni, ospitate in alcuni dei luoghi più prestigiosi nel centro della città toscana, e di una serie d’iniziative collaterali come conferenze, workshop, letture portfolio, incontri con i protagonisti della fotografia internazionale.

La mostra si svolge all’interno di Villa Bottini, a Lucca, all’interno della rassegna: PHOTO LUX: BIENNALE INTERNAZIONALE DI FOTOGRAFIA 2022, è visitabile dal 21 maggio 2022 al 12 giugno 2022.

Edoardo Mastrocola

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