Futuro Serie A: qualsiasi scelta sarà giusta e sbagliata

La Serie A si interroga su quale sarà il proprio futuro: il mondo calcistico proverà a terminare la stagione, ma è ancora troppo presto per fare previsioni

Sembra passata un’eternità ed invece è trascorso soltanto poco più di un mese dall’inizio di questa terribile pandemia. Un’emergenza che ha stravolto il modo di vivere di tutte le persone del globo, con questo male invisibile chiamato Covid-19. Giorni bui, lunghi, difficili anche da interpretare per qualsiasi ente: sanitario, politico, economico e sociale. Il mondo sportivo e calcistico hanno subito chiaramente questa tempesta. Ogni singola federazione è strutturata in maniera diversa ed è comprensibile che reagisca in maniera differente l’una dall’altra. Criticare o accettare la decisione fatta in queste ore dabasket, volley e rugby italiano, che hanno messo la parola fine alla stagione attuale, trova ovviamente pareri discordanti. Lo sport nazionale invece continua ad attendere l’evoluzione dell’emergenza dovuta al Coronavirus. La scelta di fermare o terminare i campionati spetta ovviamente ad ogni organo calcistico nazionale. Vista però la risposta dell’Uefa al Belgio, che ha chiuso anzitempo i battenti, evidenzia che il massimo organo calcistico europeo vorrebbe la conclusione di tutte le competizioni. Dopo giorni complicati sembrano intravedersi i primi segnali positivi, ma ad oggi è impossibile stabilire date ufficiali. Proprio per questo ci si interroga su quale scelta sia giusta o sbagliata. Ogni club vorrà tutelare i propri interessi, sportivi ed economici che siano, ma non essendoci un precedente nell’era post guerra è lecito che ognuno esprima le proprie idee, pensieri ed eventuali preferenze.

Se per Formula 1 e MotoGP un’eventuale cancellazione non porterebbe danni sportivi ,visto che le manifestazioni non sono iniziate, per il calcio non sarebbe moralmente corretto privare alcune società di meriti o demeriti per i campionati in atto. D’altro canto riprendere le attività dopo un lungo lasso di tempo può essere rischioso per gli atleti e potrebbe pregiudicare anche la stagione successiva. Il lato sportivo lascia poi spazio a quello economico-finanziario e anche in questo caso le discordanze sono all’ordine del giorno. Come ampiamente pronosticabile la FIFA è scesa in campo non ponendo più limiti alla prossima sessione del calciomercato, che comincerà non appena tutte le attività agonistiche  saranno eventualmente terminate. Poi c’è il capitolo del taglio degli emolumenti ai calciatori. Anche in questo le criticità sulla tematica sono elevate e trovare un punto d’incontro risulta gravoso e non facile. Ogni situazione risulta diversa tra ogni categoria ed è concepibile che una soluzione univoca non potrà esserci. L’universo calcistico comprende ovviamente anche quello dilettantistico, che di tutta questa terribile storia potrebbe risentirne in maniera elevata. Il futuro di tesserati e società è a forte rischio e questo deve essere un argomento da non sottovalutare, per non pregiudicare una situazione già molto complicata. La Serie A e tutto il sistema calcio attenderanno l’evolversi della situazione. Arrivati a questo punto tutto sarà diverso e qualsiasi decisione verrà presa vedrà come sempre dissapori in tal senso.

Francesco Perna

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