Rivalta: confezionano oltre tremila mascherine da regalare ai cittadini

È un’opera di precisa sartoria e attenta solidarietà. Oltre tremila mascherine in tnt sapientemente realizzate per poi essere regalate ai cittadini bisognosi. Ai tempi di Coronavirus, il progetto di Alessia Lo Bianco, Carmen Balestrieri e Rita Profilo è un’idea che nasce dal cuore. Alessia ha uno studio in via Bocca dove fa i tatuaggi. Carmen è la titolare della merceria L’Attaccabottone di via Umberto I. Rita è una sarta che confeziona abiti su misura. Insieme sono una macchina “da guerra”. Pronte a confezionare senza sosta decine e decine di dispositivi che possano garantire un po’ di protezione a chi ne è sprovvisto e ne ha la necessità: cittadini ma anche chi deve proteggersi per lavoro. «Sono fiera di poter dire che le mascherine che abbiamo donato finora sono davvero tante – spiega Carmen – Continueremo a farne finché avremo la materia prima per confezionarle. Non vi posso dire che vi eviteranno il contagio ma un minimo di protezione la garantisce sicuramente».

L’idea parte da Alessia, che pensava di utilizzare i volontari della Protezione civile per la distribuzione. «Il tempo per cucirle è poco – dice – quello per risolvere gli intoppi burocratici per distribuire in modo legale è eterno. Purtroppo i farmacisti non possono distribuire gratuitamente il nostro prodotto perché non conforme CE e non testato. Per lo stesso motivo noi commercianti non possiamo nè venderlo nè regalarlo. E neppure le forze dell’Ordine possono distribuirlo. Come cittadina posso regalarle ma non posso farlo in piazza nè annunciare pubblicamente dove sarò per non creare assembramenti».

In realtà, l’idea di Alessia era inizialmente un’altra. Il suo progetto #iorestoacasa era ben diverso: «Volevo sensibilizzare facendo prevenzione – spiega sui social – donando il mio materiale in esubero perché tanto non potevo utilizzarlo e c’era chi ne aveva più bisogno di me. E invitare altri generi di settore a donare. Poi realizzare un video dove spiegavo con due esempi pratici come utilizzare al meglio i guanti». Ma guardando i rotoli di tnt che aveva in magazzino, ha pensato di confezionare mascherine. E poi regalarle grazie alla rete di amici e conoscenti. Un progetto di solidarietà apprezzato anche dal consigliere comunale Michele Colaci: «Spiace vedere che una generosa iniziativa spontanea – dice – non trovi spazio nell’organizzazione degli aiuti. In ogni caso siamo tutti grati ad Alessia e alle sue collaboratrici». Negozianti che, in questo periodo di stop forzato, non si tirano indietro per aiutare il prossimo.

Paolo Polastri
L’Eco del Chisone

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