Foto di Cristiano Ragab

Orbassano: addio a Ismaele, Jack il guerriero non ce l’ha fatta

Il guerriero “Jack” non ce l’ha fatta. È morto lunedì 24 febbraio dopo una battaglia che portava avanti da sempre. Ismaele Bruno aveva vent’anni. Era affetto da distrofia muscolare di Duchenne, una malattia rara che colpisce un bambino su 3.500. Tra i tanti suoi obiettivi, voleva fare lo scrittore. E ha combattuto fino all’ultimo, proprio come Jack, il protagonista del suo libro “La storia infinita del bene e del male” presentato una sera al Palatenda davanti ai suoi amici e compagni di scuola: un volume fantasy che racconta della metafora della lotta contro qualsiasi ostacolo ed esorta a non arrendersi mai. Ismaele ci ha provato ma la malattia è stata più forte di lui.

A 13 anni aveva espresso il desiderio di ricevere in regalo un televisore 3D per avere compagnia durante le lunghe giornate in cui era costretto a rimanere a casa. Il suo desiderio era diventato realtà grazie all’associazione “Make-A-Wish” Italia onlus che scelse il bioparco Zoom di Cumiana come location ideale per la consegna dell’apparecchio. Una giornata speciale, a stretto contatto con gli animali e con la natura. Per la prima volta Ismaele entrò in contatto con lemuri e animali rari, girando liberamente nel parco. I biologi aveva preparato per il ragazzo una vera e propria caccia al tesoro conclusasi con la possibilità di tenere sul pugno una Poiana di Harris prima della consegna del tanto desiderato televisore.

Ex allievo della scuola media Leonardo da Vinci, sono tanti i giovani che ora piangono commossi la sua scomparsa. Alcuni lo ricordano come un esperto di videogame apprezzato in rete. Altri gli scrivevano con frequenza sui social, dove era molto attivo. Un ragazzo che aveva messo in piedi numerosi progetti. «Già a scuola mostrava una forza d’animo sconfinata – lo ricordano i professori delle medie – Nonostante le sofferenze, non ha mai dato segni di pietismo, mai un atteggiamento lamentoso. Sempre con il sorriso trasmetteva forza ai compagni e anche agli insegnanti. Fine psicologo non ha mai rinunciato a commentare una frase, un atteggiamento o un aspetto della persona che avesse davanti con l’unico metro della verità che vi scorgeva».

Paolo Polastri
L’Eco del Chisone

Foto di Cristiano Ragab

1 commento

  1. Stefania Bertolino in 2 Marzo 2020 il 14:44

    Grazie dell’articolo meraviglioso che avete fatto

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