Le Recensioni di Edo: Il Mio Gioco Preferito (Parte Seconda) di Nek (2020)

Pubblicato il 29 maggio 2020 (a quasi un anno esatto dalla “parte prima”), Nek conclude, con questa seconda parte, il “discorso” iniziato un anno fa con la partecipazione al Festival di Sanremo.

I brani dell’album sono stati scritti e concepiti fra la tournée del disco precedente e il periodo di quarantena causato dall’emergenza COVID-19.

L’album si apre con “Perdonare” che è un brano intenso pieno d’amore e di speranza, “Ssshh!!!” è rivolta a chi ritiene di sapere tutto su quello che lo circonda, “Imperfetta così è rivolta a chi, in un modo o nell’altro, si sente inadeguato, “Una canzone senza nome” parla di una canzone che si rivela un modo di esprimersi per chi non si sa esprimere, “E sarà bellissimo” parla d’amore, “Amarsi piano” sembra essere una visione di una coppia innamorata e dei loro momenti felici da innamorati, “Le montagne” parla di un amore maturo abbinandolo alla metafora delle montagne, “A mani nude” è un brano orecchiabile e piacevole, “Allora sì” è un altro brano d’impatto orecchiabile e infine “E da qui (family version)” è una rivisitazione di un suo successo del 2010 realizzata nel suo studio “casalingo” e ricantato insieme alle sue due figlie Beatrice e Martina.

L’album è stato anticipato dal singolo “Perdonare” con il suo videoclip, e in seguito durante il periodo della quarantena da COVID-19 a cadenza bisettimanale ha voluto rilasciare come anteprima altri tre brani in digitale: “E da qui (family version)”, “Amarsi piano” e “Allora sì”. Inoltre ha presentato dal vivo il disco con un concerto speciale a porte chiuse nella suggestiva cornice di Piazzale della Rosa nella “sua” Sassuolo, accompagnato dalla sua band dove oltre ai brani del nuovo disco ha interpretato i brani più noti del suo repertorio, e questo concerto è stato trasmesso in anteprima integrale in radiovisione su RTL 102.5, sul sito della radio stessa e successivamente su Youtube.

La copertina raffigura un cubo di Rubik ricomposto correttamente rispetto alla “parte prima” ed è rappresentato come una bozza a matita come se fosse su un foglio di un block notes di carta riciclata con alcuni quadrati del cubo colorati a matita come anche il titolo e il nome dell’artista.

Anche questo (come il precedente) è un bellissimo album ricco di pezzi validi, orecchiabili e di ballad. Questo progetto va a compensare il primo capitolo ma entrambi rimangono e riescono a rimanere due progetti molto ben distinti fra di loro.

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Edoardo Mastrocola

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