TORINO FILM FESTIVAL 2022: LA GRANDE FESTA DEL CINEMA: FINALMENTE IL CINEMA TORNA AL CENTRO !

Sono lieto di presentarvi e parlarvi della 40^ edizione del Torino Film Festival, la manifestazione cinematografica che anima ogni autunno il capoluogo piemontese, si è svolta dal 25 novembre al 3 dicembre 2022, con i buoni auspici della madrina, l’attrice Pilar Fogliati, uno dei giovani volti femminili di successo del nostro cinema. L’immagine ufficiale della manifestazione è opera della creatività di Ugo Nespolo (vedi la cover dell’articolo che stai leggendo), presidente del Museo del Cinema di Torino dal 2011 al 2014. I soggetti che compongono il poster sono inoltre declinati in un progetto di arte urbana e sono diventate vere e proprie installazioni dislocate in vari punti della città, tra le citazioni del manifesto vediamo Uma Thurman in Kill Bill, la famosa scena dell’occhio del film Un chien andalou di Bunuel e Dalì, E.T., Malcolm Mcdowell in Arancia Meccanica e molte altre.

Nella mattinata come primissimo evento si è svolto un convegno sull’importanza della sala, sul suo rapporto con la collettività e sul suo futuro, a cura di Gaetano Renda, dal titolo Cinema, mon amour – L’avventurosa storia del cinema nelle sale.

 La cerimonia di apertura del 25 novembre è stata condotta dalla madrina Pilar Fogliati, poco dopo si è svolto l’evento C’erano ragazzi che come noi amavano i Beatles e i Rolling Stones – La British Invasion al cinema, un talk show con i volti e le voci di Pilar Fogliati,Noemi, Malcolm McDowell, Francesco De Gregori (in collegamento via Skype), John Vignola,Samuel dei Subsonica e Vincenzo Mollica, il tutto condotto e supervisionato ovviamente dal direttore artistico del festival Steve Della Casa e questo evento è stato trasmesso in diretta/in contemporanea su Rai Radio3 nello storico programma condotto da Steve che è Hollywood Party.

Non posso non menzionare i tre pilastri che rappresentano e dirigono il festival: il direttore artistico del TFF Steve Della Casa, che dopo diversi anni è tornato ad essere il direttore del festival, Domenico De Gaetano direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino e Enzo Ghigo presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino.

Il direttore Domenico De Gaetano ha affermato prima dell’inizio del festival:

“Sarà un festival tutto in presenza, perché bisogna tornare a frequentare le sale cinematografiche, a far incontrare nelle code fuori dai cinema e nella nuovissima Casa Festival i professionisti e i semplici appassionati, pronti a rivivere la magia non appena si spengono le luci in sala”.

La novità di quest’anno è Casa Festival, una cittadella del cinema aperta al pubblico e situata nello spazio della Cavallerizza Reale nel centro di Torino. Una scelta simbolica, spiegano gli organizzatori: il festival vuole coinvolgere la città, vuole che gli addetti ai lavori e gli artisti si mescolino con il pubblico come è avvenuto nella grande tradizione di questo festival.

Tantissimi sono stati gli ospiti, che hanno raggiunto Torino per parlare di cinema al pubblico del Festival con incontri e masterclass in cui, ciascuno con un proprio punto di vista, hanno raccontato il loro rapporto con la settima arte, eccone alcuni: l’attore britannico Malcolm McDowell, protagonista tra l’altro di Arancia meccanica che ha festeggiato in Italia i 50 anni del capolavoro di Stanley Kubrick, che ha tenuto una masterclass ed ha ricevuto dal Museo Nazionale del Cinema: la Stella della Mole, Paola Cortellesi, Toni Servillo, Mario Martone, Stefano Bollani, Paolo Sorrentino, Sergio Castellitto, e ancora: Michele Placido, Noemi, Marina Cicogna, Simona Ventura, Vittorio Sgarbi, Elisabetta Sgarbi, gli Extraliscio, Eugenio Lio, Morgan,Barbara Bouchet, Kasia Smutniak, Margherita Vicario, Luca Beatrice, Rita Dalla Chiesa, Saturnino e molti altri.

Per quanto riguarda i film, ecco i numeri: 173 i titoli presentati di cui 135 lungometraggi, 14 mediometraggi, 24 cortometraggi, 81 anteprime mondiali, 10 anteprime internazionali, 4 anteprime europee e 56 anteprime italiane, selezionati su più di 4500 opere visionate.

In occasione di questa 40^ edizione del TFF, il Museo Nazionale del Cinema ha presentato il progetto La Scuola in Prima Fila, iniziativa realizzata nell’ambito del “Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola” promosso da Ministero della Cultura e Ministero dell’Istruzione. L’iniziativa ha coinvolto le classi di scuola primaria, secondaria di I e II grado in una serie di attività gratuite nell’anno scolastico 2022/23: proiezioni di una selezione di film del Torino Film Festival, attività formative per docenti e studenti, visite al Museo Nazionale del Cinema, laboratori di alfabetizzazione audiovisiva e di educazione civica e l’invito a produrre un cortometraggio per il concorso nazionale CinemAmbiente Junior.

Il progetto vuole favorire il dialogo fra il mondo della scuola e il mondo cinema a 360°, attraverso proiezioni di film in sala e momenti di incontro con i professionisti del settore, anche in un’ottica di orientamento professionale e di sguardo attento all’innovazione tecnologica e al cinema contemporaneo.

Oltre al progetto La scuola in prima fila, erano presenti anche: il progetto Nuove Frontiere del cinema (in collaborazione con ANICA Unione Editori & Creators Digitali e RAI Cinema, tre appuntamenti per avvicinare il mondo della scuola alle nuove produzioni di cinema VR e dialogare con esperti del mondo digitale) e all’interno della Casa Torino Film Festival, ovvero la Cavallerizza Reale, si è svolto il format Programma musicale Fuori Campo che ha visto diversi musicisti rielaborare il connubio tra cinema e musica, coinvolgendo club, locali e spazi di Torino durante il festival, il centro nevralgico dell’iniziativa è stato il cortile di Bauhaus Paratissima Casa Festival della Cavallerizza Reale.

All’interno del festival erano presenti diversi concorsi e sezioni: Mezzogiorno di fuoco (un intera sezione dedicata a film western di serie b o “perduti”, da segnalare The terror of tiny town, un western con numeri musicali interpretato unicamente da attori nani), Concorso lungometraggi, Concorso lungometraggi internazionali, Concorso documentari internazionale, Concorso documentari italiani (da segnalare il docufilm dedicato alla vita e alla figura del Divino Otelma dal titolo Vita terrena di Amleto Marco Belelli regia di Luca Ferri), Spazio Italia – Concorso cortometraggi italiani, e per la prima volta al TFF (non che sia mai mancato questo genere al festival, anzi, è sempre stato presente ma mai con un concorso dedicato) il Concorso dedicato al cinema horror denominato Crazies (da segnalare Pantafa, regia di Emanuele Scaringi, film horror rurale dove si parla di un antico spirito presentato in anteprima assoluta al TFF con protagonista Kasia Smutniak), Back to life, Nuovimondi, Torino film industry, alcuni film scelti da Malcolm McDowell come ad esempio Caligola di Tinto Brass, e tantissimi sono come sempre i film Fuori Concorso, con anch’esso varie sezioni: Ritratti e Paesaggi (in questa sezione da segnalare Vittorio – in un tempo fuori dal tempo, nuovo film di Elisabetta Sgarbi presentato in anteprima assoluta al TFF che racconta la festa di compleanno dei 70 anni di suo fratello Vittorio nel mese di maggio 2022 a bordo di un battello percorrendo il fiume Po tra gli invitati e amici di Vittorio, con le musiche degli Extraliscio), Dei conflitti e delle idee, Fedeli alla linea (in questa sezione da segnalare il nuovo lungometraggio del regista torinese Tonino De Bernardi dal titolo Universi circoscritti 2), Favolacce, Torinofilmlab e Carlos Vermut.

Nel festival era presente anche una parte dedicata ad altri eventi denominata Fuori Programma, e gli eventi sono stati i seguenti:

PAOLO SORRENTINO nella rassegna DIALOGHI della stagione TPE 2022/23: BUCHI NERI

CINEMA, MON AMOUR – L’AVVENTUROSA STORIA DEL CINEMA NELLE SALE, a cura di Gaetano Renda

POP SCREEN. L’ARTE NEL CINEMA ITALIANO DEGLI ANNI SESSANTA E SETTANTA

UNA SERA CON PIER PAOLO PASOLINI

QUANDO IL CINEMA È GLOCAL

Gli eventi e le proiezioni si sono svolti nelle seguenti location: Teatro Regio, Casa Festival (in Cavallerizza Reale), Media Center nella Nuova Aula Magna D’Ateneo, Cinema Massimo, Cinema Greenwich Village, Cinema Romano, Cinema Centrale, Circolo dei lettori, Accademia delle Scienze, Unione Industriali Torino, Gallerie d’Italia e la Mole Antonelliana (con annesso Museo Nazionale del Cinema).

Questa 40esima edizione del TFF verrà ricordata sicuramente per i suoi 40 anni e per la sua importanza e ricchezza di proiezioni ed eventi ma anche per un fatto inaspettato ed eclatante avvenuto il 29 novembre alle ore 14 al Cinema Massimo: Frágil, l’opera prima del regista portoghese Pedro Henrique, era in programma alle 14 al Cinema Massimo per la sezione Nuovimondi: è un piccolo film costato zero, ambientato nel mondo del nightclubbing, che l’autore conosce bene essendo anche un dj, come da routine festivaliera, prima della proiezione lui e il produttore si spostano sotto lo schermo per la presentazione, accompagnati dalla traduttrice. Anziché parlare di Frágil, però, i due si sono lanciati in una lunga tirata ideologica contro i festival di cinema, non solo il TFF, tutti, affermando la presenza di: istituzioni eteronormative (ma forse intendeva eterodirette), finanziate con i soldi pubblici, utili soltanto a chi le organizza e non ai film presentati.

Il pubblico è restato a bocca aperta, il festival interviene: Il coordinatore del programma Luca Andreotti chiede al regista se intende proiettare il film, la risposta è negativa e a quel punto il servizio di traduzione s’interrompe, Henrique però prosegue imperterrito, aprendo un libro e iniziandone a leggere a gran voce alcune pagine, nel frattempo gli spettatori sciamano via, formando una lunga coda alla rovescia, che sfila alla cassa per farsi restituire i soldi del biglietto. Dentro ne restano una ventina, ipnotizzati dal nonsense della situazione.

Accompagnato all’uscita senza opporre resistenza, Henrique e il produttore si siedono sul marciapiede come madonnari, chiudendo il pomeriggio di revolução vendendo a un euro i dvd di Frágil. Per evitare un bis non richiesto, viene annullato lo spettacolo di quella stessa sera alle 21,45. «Ventisei anni che faccio questo lavoro e una cosa del genere non l’avevo mai vista», sorride Andreotti, mentre il direttore Steve Della Casa lo definisce «dadaismo fuori tempo massimo»: una mirabile sintesi di uno stralunato pomeriggio al TFF.

Di seguito mi sento di menzionare alcuni dei film proiettati durante il festival: Il cristo in gola di Antonio Rezza, Napoli magica di Marco D’Amore, Fairytale di Aleksandr Sokurov, Orlando di Daniele Vicari, Essere oro di Valentina Cenni e Daliland di Mary Harron.

E tra i film storici riproposti: Arancia Meccanica di Stanley Kubrick, Milano Calibro 9 di Fernando di Leo e altri.

Inoltre, sempre in occasione della 40esima edizione del Torino Film Festival, l’Università di Torino ha organizzato con il progetto UniVerso una serie di iniziative che si inseriscono nel quadro della collaborazione con il festival, ampliata quest’anno con l’allestimento del Media Center presso il complesso dell’Aula Magna della Cavallerizza Reale.

Il 28 novembre alle 16, proprio in Aula Magna, in collaborazione con la Consulta Universitaria del Cinema, si è tenuta la presentazione del volume L’invenzione del futuroTrent’anni di cinema, media e università in Italia curato da Giulia Carluccio e Adriano D’Aloia.

Alla presentazione erano presenti e sono intervenuti: Giulia Carluccio (Prorettrice Università di Torino), Adriano D’Aloia (Professore Associato Università di Bergamo e responsabile comunicazione CUC), Domenico De Gaetano (Direttore Museo Nazionale del Cinema), Steve Della Casa (Direttore Torino Film Festival), Marta Donzelli (Presidente Centro Sperimentale di Cinematografia), Paolo Manera (Direttore Film Commission Torino Piemonte), Gabriele Vacis (Drammaturgo e regista teatrale). Durante la presentazione il pubblico ha assistito anche a una serie di letture a cura di Letizia Russo e Edoardo Roti, estratte proprio dal volume L’invenzione del futuro, attori della Compagnia PEM Potenziali Evocati Multimediali, diplomati Scuola del Teatro Stabile di Torino.

Nella sera del 3 dicembre si è svolta la festa finale del festival nello storico locale torinese Le Roi, con anche un dj set di Samuel dei Subsonica.

Le repliche dei film vincitori si sono tenute nel pomeriggio del 4 dicembre al Cinema Massimo.

I film vincitori sono stati:

La giuria del CONCORSO INTERNAZIONALE LUNGOMETRAGGI composta da Nella Banfi (Italia/Francia), Fabio Ferzetti (Italia), Mike Kaplan (USA), Fernando E. Juan Lima (Argentina), e Martina Parenti (Italia), ha assegnato i seguenti riconoscimenti:

Miglior film (18.000 €) a: PALM TREES AND POWER LINES di Jamie Dack (USA)

Premio speciale della giuria (7.000 €) a:

RODEO di Lola Quivoron (Francia)

Miglior attrice a:

JULIE LEDROU per RODEO di Lola Quivoron (Francia)

Miglior attore a:

JOJO BAPTEISE WHITING e LADAINIAN CRAZY THUNDER per il film WAR PONY di Riley Keough e Gina Gammell (USA)

Miglior sceneggiatura a:

PALM TREES AND POWER LINES di Jamie Dack (USA)

Menzione speciale a:

NAGISA di di Takeshi Kogahara (Giappone)

La giuria del CONCORSO DOCUMENTARI INTERNAZIONALI composta da Massimo D’Anolfi (Italia), Uljana Kim (Lituania), Miguel Valverde (Portogallo), assegna i premi:

Miglior film I WONDERFULL (6.000 €) a:

RIOTSVILLE di Sierra Pettengill (USA)

Premio speciale della giuria a:

WHERE IS THIS STREET? OR WITH NO BEFORE AND AFTER di João Pedro Rodrigues e João Rui Guerra da Mata (Portogallo/Francia)

Menzione a:

CORSINI INTERPRETA A BLOMBERG Y MACIEL di Mariano Llinás (Argentina)

e ELSEWHERE STARTS HERE AND IT’S HAPPENING di Darik Janik (Australia)

La giuria non ha voluto fornire motivazioni, ma ci tiene a sottolineare che tutti i premi sono stati scelti all’unaminità.

La giuria del CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI composta da Chiara Bellosi (Italia), Alessandro Rossetto (Italia), e Dario Zonta (Italia), assegna i premi:

Miglior film (6.000 €) a:

CORPO DEI GIORNI di Santabelva (Italia)

Premio speciale della giuria a:

N’EN PARLONS PLUS di Cecile Khindria, Vittorio Moroni (Italia)

SPAZIO ITALIA | CONCORSO CORTOMETRAGGI ITALIANI:

La giuria del CONCORSO CORTOMETRAGGI ITALIANI composta da Erica Favaro (Italia), Ilaria Feole (Italia), e Luisa Porrino (Italia), assegna i premi:

Miglior cortometraggio (2.000 €) a:

SIRENS di Ilaria Di Carlo (Germania/Italia)

Con la seguente motivazione:

Come Ulisse incantato dalle sirene l’autrice sceglie una prospettiva che ci immerge in una parvenza di sogno, fatta di paesaggi lunari e surreali, ma ci mette di fronte all’arroganza dell’uomo contemporaneo nel plasmare l’ambiente.

Premio speciale della giuria a:

OLD TRICKS di Edoardo Pasquini, Viktor Ivanov (Italia/Bulgaria)

Con la seguente motivazione:

Per la brillante gestione del ritmo comico e per la sceneggiatura che centra l’obiettivo del film breve

Menzione speciale a:

RITIRATA di Gianmarco Di Traglia (Italia), per la buona prova degli attori nella messa in scena del confine tra finzione e realtà

CRAZIES | CONCORSO:

La giuria del CONCORSO CRAZIES composta da Lamberto Bava (Italia), Silvia Pezzopane (Italia), e Carlos Vermut (Spagna), assegna il premio:

Miglior film a:

HUESERA di Michelle Garza Cervera (Perù/Messico)

Con la seguente motivazione:

Per l’inedito e disturbante racconto del (e sul) corpo femminile in una narrazione orrorifica dalle vibrazioni oniriche, con una protagonista che ne restituisce ombre e controsensi

Menzione a:

Greta Santi per la sua interpretazione spontanea e accattivante, che veicola grande emotività ed intelligenza nell’affrontare le sfumature psicologiche del suo personaggio in PANTAFA.

PREMI COLLATERALI:

PREMIO RAI CINEMA CHANNEL:

Miglior film Concorso Cortometraggi Italiani:

OLD TRICKS di Edoardo Pasquini e Viktor Ivanov

PREMIO ACHILLE VALDATA – Giuria dei lettori di “Torinosette”:

Miglior film Concorso Lungometraggi Internazionali:

PAMFIR di Dmytro Sukholytkyy-Sobchuk

PREMIO OCCHIALI DI GANDHI:

Assegnato dal Centro Studi “Sereno Regis” (Torino) al film che meglio interpreta la visione gandhiana del mondo:

MANODOPERA – INTERDIT AUX CHIENS ET AUX ITALIENS di Alain Ughetto

PREMIO INTERFEDI:

Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità, attribuito dalla Giuria Interfedi:

I SOGNI ABITANO GLI ALBERI di Marco Della Fonte

PREMIO SCUOLA HOLDEN:

Miglior sceneggiatura | Concorso Lungometraggi Internazionali:

WAR PONY di di Riley Keough e/and Gina Gammell

Cosa altro aggiungere su questa 40esima edizione del Torino Film Festival? 8 giorni di cinema e non solo…… un successo superiore alla precedente edizione, ha avuto un bilancio estremamente positivo come sottolinea anche lo stesso direttore del festival, Steve Della Casa: “L’obiettivo era tornare a riempire le sale e ci siamo riusciti”. Lo stesso direttore non si nasconde e conferma la sua disponibilità anche per l’anno a venire, quindi a quanto pare da alcune prime indiscrezioni pare che Steve Della Casa sia stato già quasi del tutto confermato per dirigere il Torino Film Festival 2023.

Un grandissimo successo, un edizione ricca e corposa, giorni intensi, pieni di emozioni, di sorrisi e di commozione, ospiti, proiezioni/film di ogni tipo,….una sfida ardua che si può considerare pienamente superata;

Alla prossima edizione del Torino Film Festival !

Come dice Steve e come dico anch’io: ci vediamo in sala !

Edoardo Mastrocola

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