EDOCULTURA: L’ARTE NEL TEMPO: RABBIT DI JEFF KOONS (1986)

Materiale e collocazione: (calco) acciaio inossidabile lucidato a specchio modellato in forma di coniglio con una carota nella zampa sinistra, Edizione di 3 più 1 prova d’autore, collocazione in parte ignota e mista: prima fra privati e poi fra fondazioni e musei.

L’opera è una scultura realizzata con un calco in acciaio inossidabile che gli dà quella lucentezza minimalista, facendolo apparire come il protagonista di un cartone animato, l’acciaio e il suo colore negano la consistenza dei palloncini gonfi d’aria e dei loro stessi colori, riflettendo anche lo spettatore che guarda l’opera.

Una delle edizioni di Rabbit è l’opera più costosa venduta da un artista vivente all’asta , venduta per 91,1 milioni di dollari nel mese di maggio del 2019; dell’opera esistono tre edizioni più una prova d’autore: quella venduta all’asta nel 2019 proviene dalla Collezione di S.I Newhouse, che non è più stata presentata al pubblico dal 1988. Un altro esemplare del ‘Rabbit’ è conservato alla Broad Foundation di Los Angeles e un altro è stato promesso al Museo di Arte contemporanea di Chicago dai suoi proprietari, Stefan T. Edlis e H. Gael Neeson.

Edoardo Mastrocola

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