
Edoardo Prati incanta Rivoli con “Com’è profondo il mare”
Nella penultima serata dell’evento “Sguardi Live” il Parco Salvemini di Rivoli si è preparato ad accogliere una voce nuova, intensa, sorprendente: quella di Edoardo Prati. Giovane, sì, ma con l’anima antica di chi conosce il peso e la grazia delle parole. Il suo spettacolo, dal titolo evocativo “Com’è profondo il mare”, è stato un viaggio emotivo e viscerale tra versi che sapevano di memoria e di rinascita.
In un tempo affannato, dove la poesia sembra un eco lontano, Edoardo ne ha fatto un’arma delicata ma potente. Ha portato sul palco una fusione tra il vecchio e il nuovo , tra malinconia e desiderio, tra ciò che siamo stati e ciò che possiamo ancora diventare. Le sue parole, fresche e radicate, hanno parlato con il linguaggio dell’oggi, ma hanno affondato le radici in un mondo che non vuole essere dimenticato.
Un viaggio letterario che spazia da Dante a Conrad passando da una baleniera di Mellville senza tralasciare le onde infami, carceriere di Omero.
Per poi accarezzare i dolci ricordi d’infanzia, “Dulcinea” che ha accompagnato e ispirato, illuminato, il talento del racconto di un bimbo che ha tramutato vele in lenzuola bianche come scenografia teatrale.
Nel verde del parco, sotto un cielo che ha saputo ascoltare, Edoardo Prati ha acceso una luce diversa. È stata una serata per sentire, respirare e sperare. Perché se c’è qualcosa che la poesia fa meglio di tutto, è ricordarci che il futuro può ancora nascere dai silenzi più profondi.
Ricordando a tutti che “Un altrove è importante crearselo”.
Paolo Peccarrisi





























