
Korale il jazz tra oriente e occidente
Il jazz è un genere in cui gli incontri e le contaminazioni sono un’elemento distintivo e domenica mattina, nella cornice del Torino Jazz Festival, abbiamo potuto assistere al concerto dei Korale, una band che unisce due culture distanti tra loro, l’Occidente e l’Oriente, l’Italia e la Corea del Sud.
Questo progetto nasce grazie alla collaborazione tra il Grey Cat Festival, che si tiene ogni anno a Scarlino in provincia di Grosseto, e il Jarasum Jazz Festival, importante manifestazione coreana.
Alla batteria troviamo Francesca Remigi, vincitrice di Nuova Generazione Jazz 2021 e Top Jazz 2022 e nota a livello internazionale per le diverse collaborazioni nel segno dell’avanguardia e dell’improvvisazione.


Michelangelo Scandroglio completa la sezione ritmica al contrabbasso, considerato nel 2021 da Musica Jazz il miglior talento del jazz in Italia.
Dalla Corea del Sud arrivano Youngwoo Lee, che sviluppa il suo suono ad Amsterdam, dove vince, nel 2018, la Dutch Jazz Competition, e DoYeon Kim che suona il gayageum, uno strumento a corda tradizionale del suo paese.



Nel concerto torinese i Korale hanno proposto delle composizioni originali scritte da ciascuno di loro, proponendo una musica energica che si muove sulla contemporaneità ma che attinge dalla tradizione preservandola e rinnovandola, sorprendente, poi, la vocalità di DoYeon Kim con la sua potenza e interpretazione da pelle d’oca.
Un progetto interessante dall’indubbio fascino che sta riscuotendo successo e apprezzamento a livello internazionale.